Paggena:'A musica d' 'e cecate - Raffaele Viviani - 10 commedie.djvu/25

Chesta paggena è stata leggiuta.
285
 

La musica dei ciechi

Notizie sul testo e sulla sua vita scenica

’A musica d’’e cecate — La musica dei ciechi, trentottesimo testo teatrale di Viviani, è un atto unico composto e rappresentato a Roma nel marzo 1928 al teatro Adriano, dove la compagnia presentava, con grandissimo successo, Assunta Spina e ’O voto di Salvatore Di Giacomo. Viviani dimostrava coi fatti, alla critica, di "saper funzionare" anche quando non era autore dei testi rappresentati, anche quando questi si allontanavano "per temi e toni" dalla sua poetica. Nel susseguirsi delle repliche romane del testo digiacomiano Viviani scrisse questo testo rispondendo alla necessità di "contrappuntare" le rappresentazioni, i personaggi, le storie, le vite e gli ambienti creati dal Di Giacomo. Dopo i drammi (suoi, Pescatori, Zingari e digiacomiani) Viviani torna alla commedia, usando però, come del resto aveva fatto sin dai tempi del varietà — e con sempre maggiore consapevolezza — una comicità acre, i cui echi sembravano voler lavorare come un bisturi per incidere il comico svelandone il tragico che era avvinghiato nel fondo delle sue radici.

A se stesso aveva affidato il ruolo di Ferdinando, a Margherita Pisano quello di Nannina, a Vincenzo Flocco quello di Don Alfonso, a Mario Ragucci quello di Don Antonio, a Gennaro Pisano quello di Don Lorenzo. Con loro Gustavo Centanni (Don Alberto), Armando Presutti (Don Vincenzino), Guglielmo Pagano (Gennarino). Chi, come Viviani, aveva il ruolo del "musico" suonava veramente, alternando, nella propria performance, "versi, prosa e musica". Celebre — e importante in quanto alla ripresa l’opera venne, come di consueto in Viviani, modificata e in parte riscritta — –l’esecuzione del 1929 a bordo del Duilio, il transatlantico che portava la compagnia in America Latina per una lunga tournée.

Scarse le notizie (e le recensioni) sulle rappresentazioni del testo ad opera di Viviani. Numerose e interessanti, invece, le rivisitazioni e gli allestimenti nel periodo del "dopo Viviani". Significativa l’edizione realizzata al Politeama di Napoli da Giuseppe Patroni Griffi (1967) che in Napoli, notte e giorno riuniva Via Toledo di notte e La musica dei ciechi (interpreti: Franco Sportelli, Antonio Casagrande, Franco Acampora, Marina e Angela Pagano, Angela Luce, Rosita Pisano, Mariano Rigillo, Antonio Casagrande, Corrado Anicelli, Alberto Carloni, Mario Frera). Altre riprese: 1989 La musica dei ciechi e Via Partenope, allestimento di Tato Russo con, tra gli interpreti, Lucio Allocca e Maurizio Casagrande; 1996, regia di Antonio Calenda, protagonista Nello Mascia e Piera Degli Esposti; 2000, Arena Olimpia, regia di Enzo Moscato da La musica dei ciechi di Raffaele Viviani e Mirabilia Circus di Moscato, con