Fortunato— Perche non m’avete dimandato niente.
Camilla —Ah! dunque avete l’animo leso, vi sentite reo. Perchè dunque non vi confessate?
Fortunato — Quando viene Pasqua me faccio ’o precetto.
Camilla — Oh! non è il momento questo di scherzare. Avete trafitto il cuore di una nmdre e pigliate la cosa a barzelletta. Oh! se D. Nicola vivesse!
Fortunato — (Chesta che vò, essa e D. Nicola!)
Camilla — Alle corte D. Fortunato, che ne avete (atto di Lncianiello mio figlio?
Fortunato — Niente, chi ha visto?
Camilla — Uh! chi ha visto? E me lo dite cu chesta faccia, che io non voglio più vedere (si volta) Io so tutto, dove l’avete condotto?
SCENA VI.
Luciano sotto le porte e destra ed Elvira u sinistra
e detti.
Fortunato — Addò aveva condurre se io nun 1 aggio visto.
Luciano — (Ja segni che sono stati insieme).
Fortunato —Cioè l’aggio visto, ma da tanto tempo, mo nun me ne ricordavo più.
Camilla — Dite la verità, quando l’avete visto?
Fortunato — Nè io quando l’ho visto?
Luciano — (Ieri sera).
Fortunato — Ah! l’ho visto ieri sera. Camillo— Ah! qua vi volevo, l’avite visto ieri sera. El.VIRA — (Nega tutte cose).
Fortunato — Cioè non l’ho visto sera... ieri sera sepp1 che n amico l’aveva visto isso.
Camilla — Dunque l’avete visto stanotte, e siete stat> insiemet (Lue. fa segni di dire di si).
Fortunato — Sicuro, stanotte, siamo...
F.lvira — Di ca no.
Fortunato — Io dico ca no. Siamo andati a fare una pft5* seggiata ma lui non c’era.
Camilla — Ah! dunque voi negate che sia stato con v°‘
Luciano — (Ja segni ili non negare).
Fortunato — No, io non nego affatto... vi dico un*1*»
Elvira — (piano) (Di ca nun l e visto).
Fortunato — Vi dico anzi ca nun Taglio visto. (J
Camilla —Comme nun lavile visto, se m’avete d* ca è stato con voi?