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'o figlio 'e don nicola

TLMISTOCLE — Oh! vi pare? ( Tene ’a gamma sinistra na bellezza, mi figuro che dev’essere la dritta). C*è

Giulia — E voi venite al ballo della Signora Battagli i

Temistocle — E come avrei potuto mancare dal mento che era certo di trovare voi. È qui che vi veduta per la prima volta, è qui che m’avete dett° che voi eravate separata da vostro marito.

Giulia — Si, da 2 anni. Io però non tengo nessun torto egli mi ha fatto la causa e 1 ha vinta, ma io porto appello, e allora faccio sapè a tutte quante che mio marito è un vero...

Temistocle — Guaio! (Giulia fa segni di no) Si nu guaio Ditelo francamente perchè voi siete giovane e bella e isso sarà viecchio e brutto. Vedete signora, io sono maestro di scherma e mi son dedicato esclusivamente a difendere le mogli oppresse. Quindi qualunque cosa vi occorre io sono libero e mi metto interamente a vostra disposizione.

Giulia —Come non siete ammogliato?

Temistocle — Lo sono e non lo sono. Perchè mia moglie è in campagna, sul Vomero, ed io adesso sono interamente libero.

Giulia —Ma Sapete che siete un originale.

Temistocle —Vi piacciono gli uomini allegri, friccecarielle?

Giulia — Uh! molto.

1 EMISTOCLE — Embè io me metto in allegria, e vi faccio ridere dalla mattina alla sera.

Giulia — E bravo, allora incominciamo da stasera, prendete (si toglie il mantello) datemi il braccio.

Temistocle — Oh! fortunatissimo (/ accom pag na fino alla porta) Vi chiedo scusa se vi debbo lasciare un momento... ma debbo parlare prima con un avvocato che sta al piano superiore. Più tardi ci vedremo e non vi lascerò per tutta la serata.

Giulia — Oh! non voglio disturbare i vostri affari.(uia nella festa). t

Temistocle — Che affarone c aggio combinato. Una donna maritata divisa di corpo dal marito. Vale a dire una rosa senza le spine. E che rosa? na rosa ’e maggio!