Emi. Accomodatevi.
Ant. Grazie. Scusate se mi rendo ardito; qui trovaci ileig. Pangrazio? sono stato nella sua abitazione, e mi hanno qui diretto..
Err. Sissignore, sta dinto. Volite che lo vaco a cchiammà?
Ant.L' ascrìverei a sommò favore.
Err. Mo ve servo, (entra nelle stanze interne)
Emi. Accomodatevi, non state in disagio.
Ant. Grazie. (Questa fisonomiaim va molto a sangue!) Signorina, il vostro nome se è lecita?
Emi. Emilja.
Ant. Siete figlia della baronessa?
Emi. (tra si) (Ehi baronessa pallonatoria!)Sis« signore.
Ant. Posso dunque, signora baronessina...
Emi. Chiamatemi Emilia eh9 è meglio.
Ant. (tra sè) (— Chiamatemi Emilia! — capisco, c' è del torbido; ma Costei ha l'aspetto d’una giovane virtuosa.) Signorina, scusate il mio ardire; v’ è qualcuno che abbia preso posto nel vostro cuore?
Emi. Nessuno, perchè non bo dote; oggi i matrimoni, si faano pii per interesse che per simpatia
Ant. Brava! la vostra sincerità mi sorprende; pe.. rò mi avete detto di non aver dote, «e come va? una,baronessina...
Emi. Contentatevi... non m* interrogate su ciò.
Ant. Comprendo tutto, (fra sè) E* un feudo immaginario! ma costei è per me un portento e 7 sono risolutissimo di sposarla*) Ebbene, accettate un* espressione di cuore.: io sodo un impiegato con discreto appannaggio; oltre a ciò, aspiro ad una vistosa eredità: se volete