Paggena:Altavilla - A cchi dice cchiù ppallune.djvu/59

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an fracido cdtonaccio fatto in Napoli. Non

si contratta così con signori dislinii, capisci?

- I mietatnici.per tate inganno si sono corrucciati, ed hanno respinto gli abiti belile cu» citi che sono stati consegnati da nje allà padrona del tuo albergo.

Pan. (tramortito) Misericordia! io'aspettava li denare... ah'che m! avite subissalo! ’

Ant. IJn’ altra volta siate più onesto nel...

Pop. (presentandoti, con molta cortesia taiuta Antonino) Riveritissimo signore. (a

Pan.) Chi è se è lecito?

Pan. E ttn mio debitore.

Ant. (sotto,voce a Pan.)(Debitore 1)

Pan. (c. t.) (Zitto.) (a Popa) M’ ha portato 10 questo momento il costo di venti paletto.

Pop. Ho capito, di quella roba chiamata Guardabuff?.

Pan. No, Waterprooff.

Pop. Quél cocftante che stavate aspettanno, ho compreso; ed avete esatto?...

Pan. 140 Ducati.

Ant. (a Pan. e. t.) (Che diamide dite?)

Pan. (Zitto.)

Pop. (trà se) (Ha fatto denaro D. Pangràzio! mo- è lo tiempo de àmèsterlo.) (a, Pan.') Ah! sto signore dunque è sartore?

Ant. Sartore!

Pan. Che dite! (eoa significato guardando An~ tonio) Questi è il cavalier Stattezitto, figliastra del duca Nonparlà, e nipote della contessa Telopprego.

Ant. (tra sè) (Che affasela!)

Pop. Signor cavaliere Stattezitto, ci accordate ll piacere della vostra amicizia?