Paggena:Altavilla - A cchi dice cchiù ppallune.djvu/7

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Cor. Eccoci, eccoci al solito nostro divertimento. Il tenore maccheronico principia ad eserStare i suoi acuti. Giacinto, fate venir qui enichiello.

Gia. Subito. (entra)

Gel. (ironica) Evviva! abbiamo nel nostro gentil maestro un altro amatore di abiti così graziosi» ed eleganti, evviva di tutto cuore!

Mon. Oh! bisogna disingannarvi: giacché credete così, io vi proverò il contrario; anzi impegno la mia parola di distogliere il votro consorte da simile fanatismo, ed invece farnelo essere 1’ assolutissimo persecutore.

Cav. Io persecutore di... bah!

Mon. Però fuori indignazione, ed io mi comprometto...

Cav. Ebbene Eveniamo ad una scommessa.

Mon. Sì, un napoleone.

Cav. Accetto; a condizione...

Mon. A condizione di farvi lacerar quell1 abito per dispetto.

Cav. Benissimo; preparatevi al deposito della stabilita scommessa.

Mon. Lo vedremo: signora contessina, l' aneddoto sarà grazioso, ed in un- baleno vedrassi cambiata la scena.

Gel. Vi prendo in parola.

Mon. guarda il suo orinolo e dice tra sé) (Non so perchè ritard^, siamo alle ll.)

Cav. Guardate 1’ oriuolo? qualche lezione forse?

Mon. Si, all’ una dovrò rompermi il collo fino alla così detta Porta Nolana.

Gel. Resto sorpresa! le vostre lezioni dunque...

Mon. Capisco; là distanza vi reca stupore * tna si danno tali combinazioni che.*, è una baronessa reduce da Traetta, con due figlie,