Ans. (Dicimmo comme vò isso.) (sértvé)— ute— f ui. Figlio di Giancola, comme avimmo ditto, e di Pant ola Càiascione, figlia di Saverio Calascione, e Ceccia Triceaballacca.
Ans. (c. s-) — Acca —
Pul. Da ima parte, punto: e Giuseppe Stoppaglio dall’ altra, abbiamo convenuto quanto siegue. Io Pulcinella Cetrulo mi obbligo di dare la mano dritta, ossia di sposare, o per meglio dire murarmi con Luisella Stoppagli» figlia figliata da Giuseppe...
Ans. Vuje quanta bestialità state...
Pul. Scrive, e zzitto... e mi obbligo di tenerla con me dal giorno ebe mi uzoro fino airescomputo dei miei giornali, ossia fino à che schiaffo de faccia nterra » sempre augurando prima questa funzione alla sposa perchè e ffemmena... e secondo Barbauera de femmene nce ne stanno assaje.
Ans. Vuje che mmalora me focile.«.
Pul. Scrive... E dichiaro inoltre di tenerla con me con tutto il rigor della legge, senza esservi bisogno di congedo, coli’obbligo di darla ia mangiare, bere «causare e vestire, punto: e se essa non tene appetito, io mi obbligo altresì e mi assoggetto alla pena d’ alloparmi ogni ccosa, ancorché... aucorchè (ricercando termini)...sè... va buono accossi... ancorché stessi sazio nzì all9 uocchie, e m’ ascesse lo spirito.
Pul. to.
Ans. (Vi quanta bestialità me tocca a scriverei) Pul. Ed io Giuseppe Stuppaglio, mi obbligo di conzignare allo stesso mia figlia Luisella, in moneta contante sonante e fuori banco,