A proposito; chi è colui che l’accompagna?
Gen. Oblilo è appunto lo patre: avite parlato co la figliola?
Err. No, qualche volta 1’ ho salutata.
Gen. E pperchè non parlate co lo patre?
Err. Avrtei piacere di conoscere prima l'intenzione delUkràgazta...
Gen. Aspettate, si alme riesce...si, io ino idoneo chiàcchiere a lo patre, e biye pariate co la giovane,
Ros. (alle,altre dònne) Oh 1 sta scena nce la volimmo godè.
SCENA II.
Pancrazio, Eleonora, e detti.
Il prime conduce stia figlia pel braccio, e dandosi tuono, dice sottovoce alla stessa) Cammina, carimina con contegno.
Ele. (tra sè guardando Errico) (Eccolo.)
'Pan. (e. s.) Così,, vi, comme eamniioo io; speziate, spezzate, piglia ll’aria de Na po le, lassa chella dp fora, civilizzati, perchè accossi tutte nce crédono persone ricche, eppotimmo fa un’ estesissima credenza.
Ele. (infastidita) Papà...,
Pan. Abbandonate sul corpo /comme faccio io; guarda guarda. (passeggiando)
Ros. (alle donne) (,Vi che «caricatura!)
Gen. (presentandosi) Signor D. Pangrazio, vi bado la mano<.
Pan. (risentito) D. Pangrazio! E che? sono fatto un omaccio di questi? Non vedi che ppuzzo d’eccellenza... Eccellenza, bestia! eccellenza.