Paggena:Altavilla - D. Ciccillo a la fanfarra.djvu/46

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Pul. (trattenendolo) E ppò nuje fedimmo la se*conna meraviglia, che ttutte tre jammo a la Vicaria.

Err. (a Carlino) Votefe andare pila Vicaria?

Car. Grazie dell1 esibizione)

Err. (a Car.) Voi, voi siete miQ amico, per* che mi avete fyito conoscere quanip vale il coraggio di questo jpeuo rivale,, (indica Gennaro)

Car. Rivalel

Pul. Stivale!

Err. Sì, rivale. Bisogna che vi dica in prima il mio nóme e la mia istoria,, e poi verre. mo alla conchiusione. lo sono Errico del Sol, viaggiatore, disegnatore, uomo sciolto,

. disinvòlto, aila mano. Lupro JQO piastre, mi porto in Napoli, le baratto e via jsubito al mio antico esercizio.

Car. I approvando) BenissimoJ

Pul. (e.) Ah!

Err. Ho mio Ho ricchissimp alla Parr,a, e per voci hó rilevato che 6ia proprietario di quasi mezzo paese. Questo signore, chiapaato 'Demetrio del Sol, ha giurato*di non vedermi, essendo, stato in lite col fu mio pa. dee,'ed io similmente non mi curo di conoscérlo y perché.nemico del mio genitore.. *

Car. (approvando cpme sopra)' Ah!

Pul. (<?. s.) Ah! (Stammp caperanno lo ciuccio!)

Err. Giunto in Napoli mi soKo inp§mmorato di una tale Eléonorja figlia del signor Pangrazio Coppzzjello, e jmentre che iò credeva di essere al; possesso della mia bella, ho ipteso che questo si£flpjpefr (indicando Gen*