uo fatto a beila posta per carpire i miei documenti, e... che cruccio! Errico con tal mezzo sposerà Eleonora efl io... rimarrò privo eternamente di Caterina! ed io avrò
il rancore ehe quel, Gabbióne di Gennaro, ridendo alle mief spalle v dlvùlgberà maggiormente i suoisberleflì col farmi chiamar D. Ciccillo!... A me quest’insilo! ah? se mi si presentasse un mezzo per vendicarmi... tenterei l’impossibile!
Sav. Signori, vuje site de sta casa?
Car. Come?
Sav. Appartenete & sta famigliai? Id vaeo trovanno da otto giorne lio cierto D. Errico.del Sole. Dai registri de l’autorità, aggio saputo che sto signore abita a la locanna de la Rosa; so stato a la lOcanna de la Rosa e m* hanno diretto a lo cafè mmiezo Pòrtanova dlcenno che Ha se la fa. So ghiùto, è lo cafettiero m’ha ditto ch’era venuto a' la casa de D.Pangrazio ch’è cchesta; faciteme la finezza de cbiamtnarlo.
Car. (Voglio conoscere di che si tratta.) Sono io..
Sav. (con gioviale sorpresa) Vuje! vuje! oh sorte te ringrazio! Tenite sta lettera e ccorrite subito a la Barra die v’ aspettano de gran premura... oh che ppiacere!(s'incarnino, giubilando) Aggio trovato D. Errico del Sole, aggio trovato lo patrone mio! (via)
Pand. (tra sè) (D. Errico del Sole! Chisto se chiamala D. Ciccillo. Lassamelo avvisa.)
(via appresso di Saverto)
Gar. Un foglio provvedente dalla Barra! fosse
Caterina che mi scrive? « perchè diriger lo ad Errico? bisogna leggere. (apre la