Paggena:Altavilla - Duje figlie gruosse e uno piccerillo.djvu/30

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E m al nostro ritorno non sarà tutto rfl’ordine? '

Ans. Non -dubiti signora che lo pranzo e ciò che occorre sarrà preparato.

Agn. (tra sè) (Bene mio! e cche ttuba che tiene! non s’arricorda quanno erti mogliera deciardeniero; mo mme fa la tresca 1)

Rai. (coriaria# ipocrita JE poi se tutto manca qui sono io...

Mar. Ma che?.voi siete il mio segretario» oou ceuviene...

Rai. Signor padrone, sapete quanto rispetto la vostra volontà; trattandosi di ^ar braccio alla servitù, io mi ajiopro di buon grado avendo per sola guida la iraterna carità.

An». (Cancaro! ma Che ccarità!.. te vorria dà na pignasecca ncoppa all’uoccbio!)

Bar. Capisco questo siete urbano, ma la vostra carica oou permette di... —

Rai. Tutto si fa per voi e per la buona consorte. Bar. Sentite sentile moglie mia? è veramente un

- ottimo «oggetto.

Err. (die uomo pesame è questo segretario!) Bar. ilio «aro Hai mondo sono sempre grato alla voatra gentilezza-. B. Carlo, ebe ve ne pare? è.un uomo perfetto f c’è fondo,studio, morale... Ohi per morale poi è ii modello.

Car. Lo credo bene. (ira té) (Se tu avessi cono sceaza delle sue operazioni.;) (discorre sotto voce con Erric.)

Ans. f piano ad Agnese) (Vi comme a’ ba carriàto ll’anemo de lo padrone sto bigottòne de la mmab>ral)

Agn. (A ocbillo babbeo.: la pordà ’ rsestennere, ma no a nnuje...)

Bvg. Papà Barone. SJ£. k degnissima carrozza è