Paggena:Altavilla - Duje figlie gruosse e uno piccerillo.djvu/33

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diporpìù, piede in casa’ mì&. (via per la pqrta di mezzo)

Car. Diavolo! non m’aspettava ùìni simile rfapor sto. ' ' • u..

Rai. ' (ricomparisce) Ed è troppo giusto. (sottovoce e con vivo interesse)'• Confidarle il secretò in (jùpsto mojnento! ma io obi:^sono? l’amico vostro più sviscerato ebbène, nel - l’introdurvi « questa famiglia, quali furono i miei: aYvisi?—D. Carlo siale circospetto, D. CaTlo provvisoriamente mostratevi sobrio: a suo tempi) poi... capite? Errichetta è naia , dal fango, e volentieri jcon arje sarebbe... Qar. Maledetta 1 m’ha posto in un vespaio-diabolico! «

Rai. (ironicamente) Evviva la signorina! che sentimenti elevati 1 perché poi? perpkè U/mariro <è una béstia, e si diletta solo delle sue carenze per s^oqndarja in ciò ohe brajna, Sciagurata! non si ricorda che il prima sw consorte era il giardiniere >del Barone, Quegli morto divenne la sposa dì questo babbeo;non si ricorda che quando trovatasi nell’agricoltura, io i^rfui tàoto debole da» r ’ Bastarla sua risposta rirtmse qui, (mostrando il cuore) e

vi rimarrà eternamente! Sì lorgiuro... jeternamente.;.: ^:

Car’ Quasi quasi penserei di farne una vendetta. Rai. Pensereste! io sono fctato presente all’insulto fattovi., e già per vendicarvi ho mèdftato un giustissimo compenso aÙ£ sua villania, (guarda d intorno) Siamo soli? osservate: (cava dalla sàccocéta uh àstaccio con'viètoSsima collana) -Questo è.un oggetto.d’oca a c!«i donato da'quel vècéhlQ insensato;; ora.con chiave ‘falsji V ho carpito dallo frigno r ed