Z#r. (a Puh) (Daroàconosciuta! alt L)
Pul. (Avriano damarla chilli fasule e cehelle chi - ehìérihie che se magnava nei venturi scorsi tempi!)
ÀM. Chesta po è n auta lettera de Monzu Titon, lo masto de ballo.
Erri (e. s.) « Le vostre maniere gentili, signora « baronessa 9 mi permettono di esentarmi a leziooct alla vpstra famiglia.r.
Zar.) a Pul.) (Anche il ballo!)
Pul. (Embè sinò.còmme campano li scarpate!) Err. Vedete vedete Che Altra maniera di scrivere! quìesto signorino mi sentirà... uh mi sentirà a voce sonora; e quando andrò dalla marchesa, saprò ben lo che dirle a suo conta. Caspita! sono o non sono una baronessa! così mi si scrive? cqsì mi si rispetta?
Bar. (0 pul.) Che delicatezza di gestire...ohe morbidezza!..
Pul. (tra fth) (Comme si pproprio capezza!)
Zor. (infastiditeci Ah che non ne possò più; ho gonfiati i polmoni!) (con tutta veemenza dà un bacio al barane ’ prende il cappello e 8'’ incammina, dicendo) Andiamo, amico. Err. Cornei partite così,£?n2a prima...
Zor. Ma non. bq posso pia. Vi sembra quésto il modo di ricevere un parente stretto che si rivede dopa tanto, tempo; un parente che si ' credeva morto!.. Si bada alla marchesa, alla contessa 1 alla principessa; sì danno ^ordini, si monta in furiai e non si usano quelle cordialità verso uno oh# si è rotte le gambe per venirti a vedére!
Ans. (AhlJchisto ir è pparente! che hello carattere che itene!) (comparisce Matìnondos resta matservato infonde),,