governante di una francese chiamata Madama Schevart. Venne a morte questa signora,e per memoria del suo ben servire le lasciò qualche danaro.
Pan. Aggio capito; co sto denaro avrà negoziato, e accossi 8’ è posta nforza?
Gir. Appunto.
Pan. Ebbiva sta francesa morta e bona. E non lassaje nisciuno parente?
Gir. Una piccola figlia di quattro anni che veniva governata da Donna Ciomma* Questa ragazza fu raccolta dai parenti di sua madre, e se debbo dirtela schietta, sono scorsi sedici anni, e la vecchia ne piange ancora per esser priva delle notizie riguardanti alla fanciulla.
Pan. La vecchia che chiagne mo vene a essere?
Gir. La prossima tua sposa.
Pan. Ma Io quadro è tanto arrappato che se chiamma viecchio?
Gir. Vedila e giudicane; per me la fuggirei coma il demone, per te...
Pan. Che sto menato co la nzogna, mme ir aggio da sceruppà comme a no confortino. Mannaggia ll’ arma de la miseria!... meno male che sta materia si è diramata,e di giorno in giorno spande le sue abbondantissime ali sui mortali, che da mortale li fa addeventà tanta pesature. à. proposito Girò, io duje anne fa te lassaje viecchio, ma mo te trovo chiù giovend.
Gir. Eh! ora sono nella bella Napoli, la moda che corre tutto giorno mi alimenta, siamo alle ricercatezze caro amico, ed ecco perchè l’abbellimento...
Pan. Atterra l'acciaccamento, aggio capito.
Gir. Ora alti pensieri mi occupano, il sistema di mia vita e classico; basta dirti che per alimen