Paggena:Altavilla - La folla pe lu ppane francese.djvu/35

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Cic. (soddisfatto di tale risposta si alza di boiJo, e bacia con trasporto D. Anselmo) JTe lo mmierete.

Ans. Che bo dicere?

Cic. Viva Napole / i suoi commestibili, i suoi vegetabili, e tutto ciò che partorisce il nostro germogiiosissimo terreno.

Gia. Ah, ah, ah /

Pad. Nascono delle scene originalissime in questo caffè.

Ans. Chi bonora è chilio stravagante?

Ale. Oggi è stata la prirama vota che s’è visto dinto a sto cafè. Ne Don Anzè? (parlandogli sotto voce) la bella madama c aubila? Vorrei impalmarla.

Ans. Caro amico avite pigliato equivoco, madama è mmaritata, e lo monzìi che sta dinto a lo magazzino è appnnto lo marito.

Ale. Maritata! oh notizia inappellabile!

SCENA IV.

Pul.Citf&LU. e detti.

Pul. (cava la testa fuori e non ha coraggio di entrare in caffè)

Bar. Oh guardate! colui è uomo o bestia?

Pul. Aggio fatto lo primato ncuntro. (entra e domanda a Ciccio) Paciteme finezza, ccà se venne lo pane francese?

Cic. Se venne lo cancaro che te roseca. (via)

Pul. StipatevHlo pe la degestione.

Ans. Tu chi ya$e trovanno? Viene ccà, fatte nnante.

Pul. (facendosi avanti) Che bello luogo eh’ è chi-