Paggena:Altavilla - La folla pe lu ppane francese.djvu/41

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G.ni. Giungerà tra breve. Voi sie^e ringiovanito mio caro zio.

Gir. L’interminabile obbligazione è dovuta a questi signori. Essi mi hanno fatto gustare le sublimità della moda: ecco; vestire attillato, pettinatura galante, odori, convenienze... e come volete che con questi vantaggi, un vecchio non debba comparir giovane?

Ale. Anzi, anzi, ora non siamo neanche a figurino, dobbiamo indossare il palettone.

Con. Paletton...

Gia. (Nce vò no pattatone,auto che palettone).(via)

Gir. Dunque acquisteremo il paletton. (comparisce Gennarino figlio di D. dirolamo vestito da viaggio* con capelli lunghissimi, con baffi corrispondenti, e paglia grande in testa.)

G.fi. Caffettiere. (alterando la pronunzia)

Pad. Comandate.

G.fi. Caffè Gir.(lo guarda con sorpresa)

G.ni. (Non ti ha Conosciuto.) Zio Girolamo non salutate il signore?

Gir. Servitor vostro. Chi è se è lecito?

G.ni. Un uomo che v’ interessa.

Gir. Ma non ho il bene di conoscerlo... però mi pare...

G.ni. Lo conoscete pur troppo, è vostro figlio.

Gir. Gennarino! Oh caro figlio! (si abbracciano). Ma chi poteva ravvisarti? tu sei diventato un uomo grande, illustre... evviva! grazie alle cure del mio amabile nipote. D. Alessio, questi è quel Gennarino di cui io vi parlai.

Ale. Il disegnatore?

Gir. Sì,è cugino in primo grado di mio figlio;hanno

quindi lo stesso nome e cognome;ecco, accom-