Pul. (mettendosi in tuono) Un momento; quando viene la carrozza so! verremo a visitarvi* Apparicchiate li Ure rrate, perchè a la prknma...
Lui. (sottovoce) (Zitto, bestiai (s’awede dO* ronzio) Anche colui è in atto supplichevole; Pulcinella esagera come fo io.) (a Bob.) Di che sei afflitto?
Pul. Di che sei soffritto?
Lui. Veramente in istrada non è convenevole, ma trattandosi di cosa urgentissima, bisogna essere filantropo. Parla.
Bob. A questa parte (indica il cuore) io soffro uu calorico eccessivo ed è perciò che jl mo . to è irregolarissimo: alla prim’ ora del giorno batte lentamente, quindi aumenta a poco a poco: al tramonto del Sole poi cresce la palpitazione e va a dileguarsi in abbondantissimo sudóre.
Lui. (a Pul.) A voi r ponete la mano sul cuore.
Pul. (pone la mano sulla tasca del gilè e r osserva mancante di monete) Non batte.
Lui. Come!
Pul. Sta interamente ammosciata, per cui è malaga cronica secondo le molte che corrono nell’epoca presente. (a Bob.) Va, caro mio, Je nostre ricette non fanno per te.
Lui. Lasciate che si osservi da me. (pone la ma. no sul cuore) Batte, caro mio, batte.
Pul. Non batte caro mio, non batte; mettete mettete la mano più sopra, propriamente al se* gno dov’ è la saccoccia del gilècco e osservate... (sottovoce) (che sta cchiù disperato de nuje duje: onne nce perdimmo lo tiempo co cchisto.)
Lui. (Zitto; serre per invogliar quell’ altro, che