Oro. Non sì mmuorto? ’■. f
Ern..Che dite; egli è stato sempre mglip di voi e di pae, questa è stata tutta Qnfcio&e per farvi sborsar mille ducati.
Oro. Misericordia! so assassinato!.
Rob. Non credo, signor mio, (facendosi itwanzi)
Mat. SecientQ ducate servono pe la dotemia, secondo la vostra promessa...
Pan. E 300 ducale servono pe nugo pe qon ghì carcerato, giacchè tenco lo preventivo in sacca.
Oro. Quanta mbrpglie, quanta mbroglie! e sfatto scarra/one ebi è?(jndica Ansimo)
Ans. Anselmo Raganella, zio di Boberto, dottore esimio, ed il vero inventor della polvere Rèstaurapelle usurpatami da questo impostore e ladro.
Lui. Ladro! a me ladro!
Rob. Piano: egli a mia inchiesta si ha fatto consegnare il danaro dal signor Oronzio,mettendo in opra Y eseguilo stratagemma,
Oro. Ah! che me l’hanno fatta!
Ern. Siete ora contento dell’esito della cura? avete veduto come vi hanno corbellato? la vostr’ avarizia meritava di peggio. Intanto sarebbe mestieri,che i signori professori volgessero il piede altrove.
Pul. Per me non credo; giacche aspetto l’avanzamento: da dottore passo a essere criato e ddo la mano a sia bella criatura.
Fau. Accisa chi se nnè pente, (glielaporge)
Rob. (ad Oronzio) E noi possiamo implorare il vostro perdono?
Pan. Che c’ è difficoltà? a la fine sempre padre è.
Oro. So ppadreè loyè?..haie ragione tu e lloro che mme l’avite saputa fa l..Mo> a cchisto punto