S C E N A VI.
Pulcinella, quindi Mariella e detto.
Pul. ( con tutta sollecitudine ) Priesto priesto? tu si pprotecuoilo?
Pan. Protecuollo!
Pul. Vinne la curia a lo puosto da lo notare?
Pan. Tu che te faje scappa da la vocca! io so sotto notare.
Pul. Comme fusse primmo zzasso, aggio capito. ’
Pan. Oh! mo perdo la capo co ttico! ( per entra*
• re in curia ) ’ ■
Pul. ( trattenendolo ) Aspetta: aggio da fa na donazione, sì ccapace de stennerte?
Pan, Tu haje da fa la donazione?
Pul. Giiernò, no viecchio che ha dda - sposa a ssorema. Priesto < liegge cca si va buono, (mostrando ufia carta )
Pan. « ( legge) Col presente foglio a doppio origine naie, ai termini dell* articolo »... e ddi eh’ è affitto de casa.
Pul. Tu qua caso e rrecotta; chesta è ddonazione;.
liegge. 9
Pan. « La signora D.* Lisetta Pacchietelia da
- una parte, ed il sig. D. Niceforo Capriolò
< dall’ altra j»... ma Chisto è...
Pul. Liegge ca ne’ è ppressa.
Pan. « Abbiamo convenuto ciò che siegue. Io Ca« priolè mi comprometto d’ affittare la mia € mano di matrimonio alla signora Pacchie* c teila, fornita di ferrature e pezzi d’opera c corrispoudenti *... misericordia I
Pul. Liegge appriesso.,
Pan. «E mi obbligo nel momento di darle la mano