pa,ma lo sposo ha dda «ssere annerato a botta de torza e scorze de limonceile.
SCENA XL
Voci della plebe dal iti déntro, quindi Maria, in seguito Pulcinella veitito infesta, Pan* gbazio ed Antonino.
Voti, Eh! Eh! lo zito, lo zito..: (fischi e r timori. sulle padelle)
Già. Mo assomma lo eposillo!
Ehleh!
Alf. Benissimo! lo sposo è sul destriero.
■ Mar. ( comparisce dirigendo le voci verso la gentaglia ) Jalevenne, scostumatane! jate* venne.... manco male cbe la carrozza sta cca abbascio preparata.
Voci, [ei 8. ) Lo sposo, lo sposo... ehi eh!
Pul. ( praticando lo stesso di Mariella ) Buffoni, indietro: non s’insnltano i giovanotti che . hanno ad tummolo nuzialio. ( fischi )
Jlf. Ah’, ab, ah!
Già. Chesta è ccuriosa!
Pan. ( viene avanti dalla atrio) Che bonora è succiesso?
Ani. Ah* ab, ab!
S C E N A XII. ’
Comparisce Niceforo sull’àsino: egli è un vecchio decrepito veitito in caricaturale vien circondato da molla gentaglia che fischia e lo burla, quindi Roberto, Carlotta e Lisetta.
Idlf. Basta, basta, indiscreti!
Pan. ( sottovoce )( Chisto è lo sposo I che ppozza