lata mandatela via, s’è Ubera di sè-stessa fa* tela entrare.
Ant. (trasè) ( Vi che auta mmasciata! ) ( via )
Rod. Amici, lasciatemi solo con lei.
Alf. Come! e di già? •
Rod. Non mi bai tu detto — la prima (he mi si presenta?— ’
Alf. Sì, bai ragione. Pangrazio, che cos’è? sei rimasto pietrificato?
Pan. Sto ppenzanno a cchella cajototella.
Alf. Hai avuto un’eccessiva emozione!
Pan. Aggio avuto la nasceta de màmmeta! mo . farria cose de pazzo! ( entrano nelle stanze a dritta )
Ant. E’ cca la maddmai ( indica Lisetta che mo ♦ strandosi visibile s’ inchina è resta nel
fondo )
Rod. (guardandola con lente dice tra «è)(Il quadrò non è dìsprezzabile; s’è libera son maritato. )
Lis. E’ al signor Rodrigo che ho f onore d(i. parlare?
Rod. ( tra sè ) ( La voce è anche insinuante; il principio è buono! ) (ad Antonino ) Cbe fate voi qui? andate fuori.
Ant. ( Solite licenziate! ) ( via )
Rod. Sedete signora; ( seggono ) posso sapere a chi débbo il favore d’uaa visita sì inaspettata?
Lis. Sono a pregarvi.
Rod* ( tastando tl polso dice tra sè. ) ( Non ho a* vuto ancora alcuna emozione! )
Li*. Voi non ignorate cbe sei mesi fa una grandi* ne nel vicino paese rovinò molti coltivatori?
Rod. Ho inteso a parlarne.
Lis. S’e formato un progetto di. dare un ballo in profitto di questa povera gente, ed io vengo a proporvi de’biglietti.