Rod. ( con tuono imperiosa ed a piena voce ) A. voi, aaeitfrfuori.
Giù. No.
Rod, Uscite*
Giù. Pfo.
Rod. Nò! nò!! ì(ei afferrano amendue sfanno tforzi d’ambo te parti per rovesciarti al suolo. Finalmente, lottando e retroceduto’ do veTso il balcone, cadono entrambi nel fumé.
Gàt\ ^ 9it,ano un 9*id°) Ah |
ZA. Oimè! entrambi sono sbalzati nelle ac<)ue del Tevere! ( chiama a viva voce ) Correte D. Pati grazio, 0< Alfredo...
SCENA XVII.
Panghazio, Alfredo, Pclcinklla, Antonino Mariella e detta.
| Cbe cosa è stalo?.
Pui. i
Mar. } Ch’ é ssucciesso?
- D.Rodrigo...il ferrdro... entrambi sono
caduti nel fiume. •
Ant. (a Mar. e Pul.) Lo padrone mio, lo benefattore vuosto è ggbiuto abbascio.
Mar. Dintò a’io sciutnmo D. Rodrigo!
Pul. Oie!... chillo che t’ha date la dote! chillo che me manna abhuscà pane, dinto a lo sciummo! ( va per slanciarsi nel fiume e tutti lo trattengono ) Lassateme.