coscienza!.. ( guati fuori di ti ) ffo annega* to un mio simile e provo tutte lé pene d* io* ferno!.. il ferrato mi perseguita da per ogni dove... egli è là, avanti a me sempre... io sono sempre con Ini... donno coli lui... man* gio con lui!.. Jeri... non più tardi di je^i, guardando le mie pecore,m’addormentai sol* to d’un albero: appena chiusi gli occhi, vi. di avvicinarmi la mia vittima, che mi rato* mentava atrocemente la morte funesta.., •.
Lui. Ma voi dovreste scacciare simili idee... per voi sarebbe necessario d’allontanarvi da gue* sto sito... dovreste prendere altro Cielo...
Roti, (amoroto) No, non posso andarmene I ’ Lai. E perché?
Rod. Perchè.,.perchè...e non ti dispiacerebbe se io m’allontanassi?
Lui. Sì... ma pel vostro bene...
Rod. Tu vuoi dunque che m’allontani da Quella che tanto amo?..
Lui. Ah... sì... Lisetta...
Rod. No, non è Lisetta la mia speranza: lo vuoi sapere?... ebbene sappilo... io amo...
S C E N A V.
9 ’ ’ * Giovanni; quindi il Giudice, Alf&bpOjI’anghaziq, Pulcinella e detti.
Gio. Il giudice arriva cogli eredi per dividere le proprietà del signor Rodrigo.
Rod. (piano a Lui) (Mi mancava a far da testi* monto al mio testamento! ) (poggiandoti sul camino di tpalle alla porta Centrata per evitare gli tguardi di Bang. Jffre. e’I Giù’ dice ).
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