decoro: io sì, nonio nego, mia madre era una donna ordinaria; ma però ho avuto il bene d’essere stata allevata da una modista, nativa di Toscana, la quale con tutto garbo ebbe cura di educarmi e d’insegnarmi 1! arte sua; per cui so come si parla, come si rispetta, e come s’insegna la creanza alle persone audaci, signora Carosella...
Pan. Ah! Carosella è lo cognomme tujo? e cquanno è cchesto vattenne de casa vicino a no nzalataro.
(Jar. Lassa veni a ffratemo, ca te faccio a bbe» dè si coffie de sta manera.
. SCENA D.
Robbeto e detti.
tf
Rób. ( nel comparire si ferma nel fondo )
Pan. lo mo quanto pagarria che benesse fratelo, pe ddirle no sacco de mmaleparole dinto a io mustaccio.
Rob. ( recandosi innanzi con aria minaccevole ) Lo frate sta cca a sservirve.
Pan. ( contraffacendolo ) E io sto cca pe ffavovorirve.
Bob. Lo frate è ppronto a ssentì cbello che bo» lite dicere pe ddarye la risposta in brevi senzi. ( guardandolo con asprézza )
Alf. ( tra sè ) ( Rodrigo, Rodrigo dove sei per gustare un sì grazioso dialoghetto... in fede miai saresti colpito da un’emozione ridicolissima che t’ aumenterebbe 30 anni di vita. )
Rob. Chedè? ve site abbeluto? non parlate echio yedenno IT ommo...