— Siche buò fa? lassa sta tutta sta rroba, pe priinma piatanza porteme do bicchiere dacqua.
Tutti. Ah, ah, ah.
Cas. (suona come sopra)
Tam. Baro nei, e m’è nc è fatto perdere pure I’ appariechiatura! (entra nell’osteria)
Nic. Vi che auto pranzo liquido! (entra ap.)
Con. Lo baroncino s’ ha ddà piglià quacche vommetivo! (entra ap.)
Baro. (tra sè) (Chisto mo me farria passa lo desto de lo pranzo in allegria, vi.)
Pul. (a vote alta) Signori miei, che significa questo mettermi in ritliquido? sapete voi che anche io sono un uòmo che se mi ai ri scalda l’impenetrabile io me ne faccio render conto sa.
Baro. (s’ùlza dal suo posto e s’avvicina a Pul.) Ma scusate: hanno inteso per primo piatto un bicchier d’acqua.
Pul. E chi vi dice che do£o H bièehier d acqua io non faceva portare uu fritto di netrè?
Mac. Chisto che ira pesta è.
Baro. Ah, ah, ah! Signor baroncino siète troppo caro: anche io sono baroncino.
Pul. Bravo I Ho piacere: lei è il baroncino..,
Baro. li fendo mio è denominato Sproccolo a servirvi, e voi?
Pul. lo sonoilbaroncinoVarricièllo a favorirvi. iov. (sottovoce) (Signori, volite scommettere che lo patrone mo io rnmita a ttavola?J
Geo. (Questo vorrei vedere.)
Baroo (a Pul.) Volete onorarci a prendere un boccone con noi?