Cas. Restate là in mio potere.
Pul. (tra sè) (Chillo che ha fatto ’ha puosto li duje animale’ vere.a lo eanciello da miero!)
Mac. (c. S.) (Oh ccanearo! vicino a mme nce sta lo lioue e la jena’)
Cas. Quà qoà signori (chiama coloro che sono entrati) ecco i nuovi animati chiusi nel gabbione
Mon. Trebien!
Leo. (vedendo rinserrato Girò, soggiunge agitatissima a Lue.) (Oh cielo 1 mio suocero tra le vere belve! ora...) Luc. (Noti vè spaventate ca chille so nnimale finti.)
le». (Pinti’ benissimo! ora... ora..) (con </»>• ja vendicativa)
Cas. (bussa al di dentro della. gabbia di Pul. quindi apre la porticina nel fondo di detta gabbia, si rende visibile ed imita precisamente le azioni che fa lo Sciar con la sua tigre.)
Pul. (dopo eseguiti i suoi scherzi soggiunge) Casemì, tu nciavisse da fa trasì dinto addo stanno l’animale vere!’)
Cas. (Sono anche finti. |nòn temere è preparati a ridere. ^ (via da quella gabbia e per
- altra porticina comparisce nel gabbione, a. pre le due porticine delle gabbie di Bui. e Mac, e M fa entrare nel detto luogo)
Mac. Ch’è ditto Tmfiae faje trasi addò stanno li veri animali!,)
Cas. (Sono finti, non temete.)
(Mao’ e Pul. compariscono net gabbione)
Cas. Vedete signori la mia tjgre e più docile