coniò di tutte le sòstaazè all’erede qui pre - sente ed accettante.
Baro. (Siamo perduti!)., ’
Leo. (Povera mia dote!)
Giu. Avanti (a Pul. e MQ,c.) Signora tigrè, signor leone, venite a lottare con me, avanzata v avanzatevi.
Mon. Ah àh ah! Savabien comsà,Pul. (recandosi sul davanti) (Cravaccatù, aprimi le tue braccia)
Mac. (Lampione mio artistico, ti do l’ultimo addio.)
Giu. E Cosi? fate comparire le vostre vere sembianze.
Mon. Ah ah ah Savabien comsà.
Pul. (togliendosi la larva) Motoù, nuje starnino co. la morte ncopp’a la noce dè lo cuoiio è ttu 1l’haje co li salatielle salate,
Mac. (c. s.) Lì capisce o non lo ccapiseè ca mo jammo ngalera?
Giu. Perchè? qual’è il vostro delitto?
Cas. Buffissimo. Credono di aver fatto cadere in un pozzo una giovane chiamata Concetta.
Con. (rendendosi visibile) Io sto ccà.
Pul. Mac. (eccessivamente sorpresi) Oji!!
Nico. Chella fuje na papocchia mia pe scappa da li mmane de fraterno.
Pul. Puozz’avè na funa ncanna!
Giu. Dunque, signor erede...
Cas. Dunque, se credete, eccovi la mia decisione. Sciar ha vinto con modi docili e lusinghieri la fierezza delle sue belve, ed io a sua imitazione voglio vincere la perfidia di quest’uomo colia generosità, Depositi per