Paggena:Altavilla - Lo salone francese.djvu/26

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Ehi. Se dici un’ altra parola, ti strozzo. Senti che ho penetrato...Mia moglie Errichettala tua pupilla che sposai in Catania...

Pan. Sè?

Ern. È giunta ih Napoli.

Pan. (sorpreso) No piezzo de fègato, e na panella!!

Ern. Non si può dare, che questa sera tra la folla degl’invitati si vegga comparire la stessa?

Pan. E comme? saje ca mogllereta è benuta a Nnapole, e te vuò sposa pure Teresina?

Ern. Ma che sposare... domani sera, prima del matrimonio mi farò consegnare i tre mila ducati da quel babbeo di D. Anseimo, con. «a pretesto cercheremo di uscire dalla conversazione, il vascello pronto, e partiremo subito per Àlgieri.

Pan. (Maro me l che mbruglionè! io so biecehio-...si parlo so acciso da sto bifolco)

Ern. Sei rimasto convinto? colà neanche il dia,volo ci potrà conoscere.

Pan. (insinuante) Raima siente a mme r torna da mogliereta, cercale perduono e...

Ern. (cavando uno stile) Prosiegui: questo recipe accoglierà le tue insulsaggini.

Pan. E chi paria cchiù! nc’ è sto recipe accossì^ calmante.

Ern. Bestiacciaf ora siatòo nel ballo e bisogna, ballare per forza

Pan. Ma si abailanno nce rompimJo&Q la noce de lo cuòìlo ì;

Ern. Non paventare; là rete è bene ordita, e là nostra fortuna sarà più che sicura, (via),

Pan. (con vivà espressione) Cielo mio! tu lo bidè ca Chisto briccone ha ngannato a mme