Ciri, (ai presenta e resta inosservato)
Mar. Andate.
Sci. No, voglio lo schiaffo, (quasiper prender la mano di Mar.)
Cri. (gli dà un calcio)
Sci. (tra sè) Io voglio lo schiaffo aLlevante, e mme sento no caucio a Settentrione! oh ccancaro! e echi è stato chillo che?.. (s’avvede di Cri. e con atto umile gli dice) Vi bacio la mano.
Cri. E tu?.. ^
Sci. No, non pazzeo cchn, ve vaso la mano,li piede, e ttutto ciò ch’ è di vostra proprietà. (entra a dritta)
Cri. Potete dunque negare 1’ assoluta necessità del mio personaggio nella vostra locanda? vi monta novellamente il coraggio" di domandare un grano de’vostri averi? ecco: siete voi testimone del mio disobbligo? vi occorre un contabile? ecco in me il cantabile: vi occorre un tribunalista per le cause morose? ecco il tribunalista: vi occorre un così detto guappitello? ecco il guappitello.
Mar. (tra sè) (È grazioso quanto mai!) (mentisce serietà) Signor mio, Marianna non ha bisogno d’ un guappitello; farebbe un oltraggio al suo decoro...
Cri. Piano: guappitello intendo dire, un uomo che può esentarvi di ricevere insulti da ardito avventuriere, come poco fa si è osservato; del resto, se credete che abbia potuto recarvi la menoma offesa, io vi domando perdono e mi rannicchio.Intanto passo a vostra conoscenza che la signora Porzia, con Giovanni e Gennaro, sono in perfettissima armonia, e tra breve si aprira per loro