Paggena:Altavilla - Na cena a la cantina siciliana.djvu/29

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SCENA III.

Cecilia si presenta dalla porta dì mg zzo con Gaspare che le dà braccio, Elisa similmente al braccio di Luigi, e Pangrazio appoggiato a quello di Panunzio, chiamato col fìnto nomp. di Ercole. Contemporaneamente comparisce Rosa dalle stanze interne.

Cec. (a Gas. mostrando Fili) To ve l’avea detto: ecco giunto da Salerno mio fratèllo Filinto.

Fili. (Come!!! Cecilia fuori di casa!)

Ros. (iincontrandoli) Bene arrivati, bene arrivati: Auh! la madama non mi ha portato lo cappiello nuovo e io m’aggio avuto da priva de l’annore de veni co bnje.

Panu. (piano a Filinto, con significato) (Amico, a grazia vosta.)

Fili. (Ecco quell’ antipaticone!)

Cec. I signori-cavalieri si sono compiaciuti di portarci alla villa.

Lui. È una bella giornata, bisogna profittare.

Pan. Per dieci giorni di seguito ha sempre piòppito.

Gas. Ma ora doveva per forza mostrarsi più rìdente l’ orizzonte, perchè sono comparse in villa queste due stelle orientali.

Elis. Giù la mano, mo; (a Rosa) s’hanno voluto ncommodà co complimentaree de veneziane, latte e ccafè...

Gas. Oh! freddure. Lui.

Panu. (a Fili.) (Cócchette, co.)

Fil. (tra sè) (-Mi viene un accidente!) CnnnTf»