Nic. Via, eccellenza;sii accerdital gratta!.. (badandogli la mano gli dice sottovoce) (Ri» nà, non me seombioà o te sbriogo’.)
Rin. (Che dite...io sono it principe Mjseemisce!’)
Nic. (Mnoe-tnì: st attenuo o te donco io la frusta: te sbriogoo diceano che ffrateto lo cacciamole sta a Noapole.)
Rin. (tra sè) (Son perduto! Niceforo, rifto, cbe poi...)
Nic. (Jammo a ffranehe, >k>ò nc’ è mbruoglio!)
Rin. Yabene; ijnaodo mi avete detto che anche mia sorella, la moglie del maresciallo, riceve da?èt la stessa lezione, io.k.
Nic. Non dubitate, vi servirò con tutta attenzione. Ptttf InwDMHi, V. E...Lau. Un momento, volete far pritofetiofeeikMie?
Pul. Sarebbe neoeMario per metterei in piazza con le dovute tirature di nervi.
Lau. Ah! ab! ah! quanto siete grazioso! Vincenzo?
SCENA VII.
Yiwczmo e detti.
Vin. Connsannate, Eccellenza.
Lau. Preparate la coleatone a questi signori.
Vin. (aPul.) Volite caldo e freddo’?
Pul. Portate caldo e freddo, perchè noi lo faremo topèUo.
Lau. Ab, ah, ah! (a Fin.) Che Ti 6ia anche nn pollo in allealo.
Vin. Dàteme no poco de tiempo e re serro. (avviandosi)
Pul. (.trattenendolo) (Ne, Viciè? no palio ngalesse!)
Vin. (In allesso, io alleno.)