Rin. ( con vivo cuore > Brava f... dfonoa incomparabile, non è questo il momerrto per la vicendevole spiega dei nostri cuori; ora pensiamo allo sviluppo <T un rilevantissimo affare riguardante il benè della vostra Cartiglia.
Rag. Ma come?...
Rin. Zitta. Provvisoriamente mi fa di bisogdo questo stanzino. ( indica a sinistra )
Rac. Servitevi.
Rin. Amato padre, entrate qui per ini momento e siate vigilante alle mie operazioni.
Ans. Tolto chello cbe bùò figlio mio d’oro. (entra e chiude )
Rin. Signorina, comprenderete che trama d’inferno’ s’ ordiva alla vostra,buona sorella.
Rac. Tra’ma!
Rin. Sì, trama, poiché...odo rumore...(guarda , per la porta d’entrata ) All’opra: ecco is prima il professóre.
S C E lf A II.
Pulcinella e detti.
Pul. ( si pretenta quasi barcollanti» e con voce sfinita dice ) D.“ Rachele, avete ««mandi a darmi?
Rac. Perehè?
Pul. Io domani m’incarnino pel numero de’piii, perchè so disposto a essere visitato da la capò senza naso.
Rati Bene mio, ohe ddicite! volite morì-?
Pul. E ccomme, comme pozzo eampà, si la fi* gitola è benuta scagnata? si sè milia ducate se ne so fiujùte da dinto a la sacca, mia e echella de Giovanne t
Rac: Chi Giovanne?