ATTO SECONDO
Strada.* a dritta on caffi con tavolini • tedia al di futri.
SCENA I.
Giulio, Ciccio e Nmuo, quindi Saltatosi.
Naz. (con tuono persuasivo) D. Giulio, presto, andiamo in casa.
Giu. (rabbioso) Sè, e pparlate, parla.
de. Ma comme, chella sora mia accossì originale ha dda essere! Mena mo, nepote mio, evita li cquistiune..
Giu. (risoluto) Uh! è «alto inutile, è mmeglio che non me retiro cchià, accossì mammà se leva lo fastidio de darme a mmangià, e non tene dinto a la famiglia chi Ile fa perdere a salute.
Naz. Ma corpo di Esculapio! poco fa mi son portato in casa ed ho veduto vostra madre eh’ era su tutte le furie per gl’ insulti ricevuti dal tortanellaro... il quale... a suo tempo parlerà meco! Piò, sento l’affare successo tra voi e lei... mi dirupo per rinvenirvi, ho la sorte di rivedervi e non vo