SCENA V.
. Cmera in cast di Pangrazio con finestra nel fond# e due porte laterali.
Carolina, Concetta.; Quindi Pulcinella e Cosmo.
Con. Signò, signò, e basta mo: vuje site vedova finalmente, site femmena de munno e ppenzate sempe co lo cereviello.
Car. Amica mia, non valgono le tue ragioni, F insulto è stato tremendo, e... per Giove! una donna esser così tiranna col proprio figlio, e dippiù sfregiare in tal guisa la mia persona!
Con. No, no, aggiate pacienza, lo pàccaro ll* ha dato a lo figlio sujo, vuje mme pare che non c’entrate, nè vve potite offennere.
Car. Cervello insufficiente! pensar da donnicciuola! e non rifletti che dietro il saluto fattomi, la signora Riparata ha ardito di bastonar l'infelice Giulio! io non ho dato in qualeh' eccesso, perchè tuttora guidata da una certa educazione; ma non resterà, te lo giuro, non resterà vana la mia vendetta: la signora stregaccia ha obliato che Carolina è vedova d* un negoziante francese, e la bizzarria ed il coraggio, sono le sole guide del suo cuore... Ci rivedremo, signora irruente 9 ci rivedremo, passeggiando smaniosa)
Con. Lo bello è che non se vede nè D. Giulio, nè Mmenecbiello!.. (odesi il suono del campanello) Sonano lo campanello: a equa por