Paggena:Altavilla - Nu turtaniello ca nzogna.djvu/52

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Rip. Mon*ù... (a Rom. sottovoce) (Sapite comme se dice in francese — che volete? —)

Rom. (c. s.)(Cbe scios vulevù da muà?)

Rip. (a Car.') Cbe sciòscìole vulevù da moà?

Men. (trasè burlandola) (Castagne spezzate • fficosecche!)

Car. (alterando la pronunzia e la voce) Sgesui,. devo prandr due stanze par un mio corrispondant.

Rip. Nce so quelle due.(indica alla parte interna) Ecco là le finestre, godono sta bella veduta.

Rom. Vedete, Monziù, si scoige per fino il Criterio.

Naz. Ahi! scusate, volete dir cratere.

Rom. Oggi si usa più criterio.

Car. Bien, bien! (osservando il pozzo) e quest'ai pertura mena?...

Naz. Questa è una cisterna, capite? un pozzo.

Car. Pozzo! ma qui non sta bene.

Rom. Sì, sì, è un paccaro che sì è dato a questo beU’artiGz!o.

Naz. Edifizio... perdonate.

Rom. Ma oggi si usa...

Naz. Più artifizio, ho capito: (tra sè) (É un vocabolario formato dagli asini suoi pari.)

Eli. Metteteci, signore, che questa cisterna è bassa e non c’ è acqua da che nce ' cadette no vieccbio dinto.

Car. Madlmuaselle è aggreable, è veramente graziosa!

Eli. (tra sè) (È ssimpatico assaje, e mme guarda co affeccbienzia sa.)

Car..(a Rip.') Il prezzo?

Rip. Pe lo prezzo non voglio perdere manco treccalle da chella che se paga, anze... 0. Nazà