Paggena:Buscie.djvu/4

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Ces. (dondola tentarne ut r il cupo). ^ Cic. 'A primma parola cbe m na ditto. t Sesarinol -Nun s’è fidato.-Sta malato ?-No... ma non s’è an cora rimesso. — Forse la signora non glie I ha p*y messo ?—No... proprio... nun sta ancora buono, a lue ’o puteva fa male.-Be’... E nun ha ditto nient' aro Luis. Povera Ida ! Ces. E corame sta ? Cic. Ah... quanto s’è fatta bella! quanto s è fatti bella (icon entusiasmo). Ces. (melanconicamente). Nun era destinato. Cicci... Cic. (.sospira, s'alza, si passa una mano sulla fac> i va in fondo). Ces. (come scuotendosi). Be’... cu raggio, ilo tremmo sani sano). Luis. Stai tutto sudato ! (gli asciuga il sudore dal,a fronte). ^es' [1™P(Ì21 ^1— si— Cicci. corame steva vestita he. Lilla pallido. Ces. A capa ’ucoppa ? Cic. No. alla vergine. ■*s- 4 paglietta? Cic. Bianca, montata ’e rose. Ces. Sta culurita ? Cic. Si. (Un silenzio). Ces. (mette a posto tu setti,, n </,* nr,„o atta sua) Lui*i tu te ricuorde ? Luis. Ma te pare ! Ces. E Totouno? Luis. Sta di ut’ ’a carrozza. Ces. (con un sospiro). E accussl sia. Cicc. (alia finestra). A vi lloco... (si st ate il rumor* dei caca/li e della carrozza), rea. (balza in piedi con impeto) Ida! (fa uh passo, uat scuote sconfortato il capo c ricade sulla sedia: uh soff¬ iarsi affrettato del petto indica le lagrime rimèeritf*). Luis. Cesari.,. c a Ces. (scuote le spalle come per dire: E passato. 01 /<»

fona).