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Circo equestre Sgueglia


ATTO SECONDO


Preludio


Tela, La scena.
Appare l’interno del circo visto dal lato posteriore. A metà scena, la parete che limita la pista da uno spazio, in cui s’affaccia, a sinistra, il vano dello spogliatoio comune degli «artisti» ed a destra quello della stalla. La pista — con il suo muretto circolare intorno, al di là del quale vi sono le rozze scranne di legno per gli spettatori — s’intravede attraverso un ampio vano centrale che s’apre nella parete e le cui tende son tirate su. Nel centro della pista, l’albero che regge l’intera costruzione del circo. Dal soffitto dell’arena pendono anelli e trapezi. A terra, soffici tappeti per le prove dei salti mortali. Lo spazio, davanti, è ingombro dei più svariati arnesi di lavoro; fra i quali, a destra, alcuni strumenti a fiato.
È il giorno dopo. Una domenica, nell’ora meridiana: quella del riposo. Samuele è solo, verso destra; intento a lavare una maglietta sopra una breve tavola appoggiata all’orlo d’un secchio che è incastrato in una sedia di paglia sgangherata. Il poveruomo ha un’aria rassegnata e compie il suo strano lavoro con movenze stanche, preoccupato che non vadano a finire nell’acqua due pedalini da rattoppare che ha sulla spalla. Fuori i suoi compagni cantano il ritornello: «Cammino su cammino…». Ad un tratto dal fondo della pista appare Roberto e si ferma a spiare un attimo a quell’ingresso, dal quale entra sgusciando Nicolina, tutta fremente per il desiderio di parlare al suo uomo. La ragazza però scorge Samuele ed esce, contrariata, stizzita.

Roberto (contrariato a sua volta dal contrattempo, viene a passi lenti verso Samuele e, fingendo di considerarlo, mostra chiaramente l’intenzione di mandarlo via) — Ma è cosa che puo’ ffa’ tu, chesta…?

Samuele (guarda Roberto, seccato del rimprovero; poi rassegnato) — E quando mia moglie nun m’’o ffa… Tenevo sta maglia (la mostra inzuppata d’acqua) a quinnice[1] juorne ’ncuollo[2]. Era addiventata marrò[3]! Non me la dovevo cambiare? (Pausa).

Roberto (è attento a vedere se Nicolina ritorni).

  1. quinnice: quindici.
  2. ’ncuollo: addosso.
  3. addiventata marrò: diventata (color) marrone.