Paggena:Del dialetto napoletano - Ferdinando Galliani (1789).djvu/106

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NAPOLETANO
[1] Jannetta de Parise[2] della Ruoccia[3]. Jannetto de Parise della Rocca.[upper-alpha 1]

Da-

D 6

  1. Jannetta. È così chiaro, che la lettera è scritta a nome d’un uomo, e non già d’una donna, che non può dubitarsi dell’error de’ copisti, giacchè replicatamente si dice io mediemo, e se fosse stato lo scrivente donna, dovea dirli io medema: si fa dal Boccaccio dire allo scrivente figlio meo va alla scuola, cosa che non potea dirsi ad una donna. E pure il Biscioni erudito diligentissimo usò tanta oscitanza nel pubblicar questa lettera, che fermamente la dice scritta a nome d’una gentildonna amica del Boccàccio, e del Bardi.
  2. Parise è cognome d’una famiglia nostra nobilissima, della quale trova menzione fin dal tempo delle Crociate nella persona di M. Roggiero di Parisi Signore di Castelluccio delli Schiavi, e della Pietra di Monte Corvino, che offrì servizio d’uomini d’arme in una Crociata intrapresa l’anno 1187. Oggi non è ascritta alle Piazze di Napoli, avendo lasciato di soggiornat nella Capitale; ma ciò non ne diminuisce punto la gloria, o la nobiltà.
  3. Quantunque questa Pistola non portò data di anno, la lettera, con cui il Boccaccio l’accompagnò, indirizzata a Francesco di Messer Alessandro de’ Bardi Mercatante Fiorentino abitante a Gaeta, publicata per la prima volta in un rarissimo libro itnitolato: Prose antiche di


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