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NAPOLETANO

bro de la Georgica. In nel tempo quando Ottaviano ordenao Marcello Duca de li Napoletani, in nel tempo dil qual Marcello, essendo Consiliario. et quasi Rettore suo, o vero Maistro, [1] lui homo sagace, et discipulo de le Muse chiamato Virgilio Mantuano, si forano fatte le chiaviche sotto terra, avendo curso al Mare. E li puzi publici con li con dutti d’acque per diverse vie, et con sottile artificio congregate in uno alto monticello chiamato S. Pietro a Cancellaria, correno a le fontane publice fatte, et edificate in ne la ditta Città per la capacità dil qual Marcello, e per pregarle del ditto Virgilio, Ottaviano chiamò Napoli Donna de Nova Cita Oppido Castello murato [2]

Come


  1. I fondamenti storici sui quali questo cronista pianta queste sue carote, sono l’aver veramente soggiornato, Virgilio lungo tempo in Napoli e l’averci composta la Georgica; l’essere stato da Augusto incaricato dell’educazione ed istruzione del giovane Marcello figlio della sua figlia, e dall’avo destinaro all’Impero, se immatura morte non l’avesse rapito; e l’essersi infine a gara pregiate le Città amiche, e le Colonie de’ Romani di dare gli onori delle loro magistrature non meno a questo giovane Marcello, che ai Cesari Cajo e Lucio per far piacere ad Augusto; come potrà leggersi ne’ Cenotafj Pisani dell’eruditissimo Cardinal Noris.
  2. La sconcia espressione di questo luogo

non