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NAPOLETANO


„ Me vene a proposito di notare per una delle gran cose successe in vita mia lo fatto de quisto Messer Rugiero de Sanseverino, come me lo contaje[1] Donatielio di Stasio da Matera servitore suo. Me disse, che quando so la rotta de Casa Sanseverino allo Chiano de Canosa, Aimario de Sanseverino cercaje de salvarse, & fugie in verso Bisceglia per trovare qualche vasciello de mare, per ascirsene da Regno. Et se arricordaje di quisto Rugiero, che era piccirillo di nove anni; & se voltaje a Donatielio, che venia con isso, & le disse: A me abbastano quisti dui compagni: va donatielio, & forzati di salva-

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  1. Questa desinenza di parola e tutte le sue consimili ne’ libri anteriori al 1500. trovasi sempre scritta coll’ao contuo, cercao, arricordao &c. Questa sola mutazione d’ortografia abbiam noi creduta necessaria di fare dall’edizion del Muratori, perchè siam persuasi, che la moderna maniera di scriver aje rende meglio il suono della pronunzia, la quale anche, in que’ tempi era simile all’attuale.