Sim. Ma io ho consegnata la chiave a Ponzo che ci tiene la carne dentro.
Bar. E tc la farai dare un altra volta. Che timore hai che non te la dia?
Sim. No, non dubito per questo, mentre egli ha molta amicizia per me. Ma per altro Signora Baronessa; voi tanto sciocca foste f che avendo strappata la chiave dalle mani di E. lena, sapendo che là vi era un tesoro, l’ avete poi data a Ponzo?.. L’oggetto di aver tolta la chiave ad Elena non fu quello di appropriarvi del denaro che stava nascosto nella cantina? Perchè dunque non andaste a ricercarlo, c dippiù daste la chiave a Fonzo • per non potervenc più servire?
Bar. Ti dirò caro Simone. Io ebbi la chiave da Elena, ma non mi fidai di andar soia nella cantina. Di notte io ho paura, e se non avessi trovato te che mi accompagnavi, e che mi mostravi/il tuo spirito, io anche che non avessi data la chiave a Fonzo, la terrei ancora presso di me, nè avrei avuto il coraggio di andare sola.
Sim. Dunque potevate seguitare a tenerla presso di voi fin a tanto che non avreste trovata una persoaa sicura come me con cui fidarvi.
Bar. Io la d edi a Fonzo perchè m’ importunava ogni giorno per questa chiave, dicendo che non aveva dove riporre le carni la notte, e poi stando in mano a Fonzo era come fosse stata in mano mia, semprecchè la voglio esso me la dà*, nè posso temere per il denaro, perchè non ne sa nulla.
Sim. Signora Baronessa, giacchè voi siete sicura che il denaro sta là tuttavia non ci resta altro mezzo per conseguirlo, che quello che io vi propongo. Bar. E quale?
Sim. Ad Elena mi figuro che sarà noto il luogo