Paggena:La morte accanto al tesoro con Pulcinella garzone d'un carnacottare, e nascosto in una botte per salvarsi la vita (1830).djvu/12

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Così porterà ncU’à tomba il nostro segreto.

Bar. Tu sai che mi persuadi. Tutto sia che ti riesca.

Sim. La riuscita l’ho nelle mani $ siatene sicura.

Bar. E bene, fa’ tu, e domani ti attendo COI denaro.

Sim. Vi piace il mio progetto?

Bar. Si, tantoppiù che la sola morte d’ Elena mi può liberatale da certi palpili, che m 1 ingombrano il coraggio. ’"Sim. Perchè?

Bar. Per quella maledetta carta che tu sai.

Sim. Oh! questi poi si chiamano timori panici. Per quel motivo nbu avete nulla a temere, e ve P ho detto già sempre... Ditemi, le avete mandato il sequestro?

Bar. Si, e fra giorni diverrò padrona assoluta «. di tutte le sue proprietà; ma temo però sempre per quella carta.

Sim. Ma siete pur seccante con quella carta, permettetemi che. vel’ dica * • • Ditemi, non eravate voi la padrona della casa di^Elena. consistente.in un appartamento superiore, qualche basso, ed un celiato, osia cantina eh’ è appunto quello dove sta il nascondiglio del denaro prima di farne la vendita aU’ estinto marito di Elena?

Bar. Si, e ne tengo le carte di acquisto.

Sim. Non vendeste questa casa con una scrittura sinallagmatica in tre originali?

Bar. Pur troppo. ^

Sim. Domando io adesse. Se questi tre fogli sparissero, che sarebbe della vendita?

Bar. Sarebbe come non fatta.

Sim. Ed il dominio?

Bar. Tornerebbe all’ antica padrona.

Sim. Che siete voi.

Bar. Tu diresti bene Simone mio se questi fogli fossero spariti effettivamente tutti e tre.

Sim. E tutti e tre sono spariti. Ditemi una ®o«|

presso di chi stavano questi fogli? •,