Fon. con gravità. tfn Barone.
Tutti. Bu!... •
Pul. Aje sparata sla cannonata! • Tulli ridono. Ah ah....
Fon. E vuje pecche rcd te? •
Pas. Lo Barone de Ia*carne cottati. Ah ah...
Jen. Oh! uo mazzo de scarola fraceta.!
Ter. Ce ne sta tanta cca.
Jen. Damme cca. ne va a prendere un mazzo.
Fon. Che aje da fa co il scatola fraceta?
Ter. La vole mena nfaccia a lo Barone.
Pul. Te vo scassa la baronaria.
Fon. Ah zantragha!. * Damme no basterne*^, a Pulcinella..
Pul. Aggio da ire anzi a Napole pe 1 accatta*
Ter. A me zantraglia /.. Te, acchiappa « » gli butte un mazzo di verdume.
Fon. per prendere gualche cosa. Ah petto eUa, te voglio fa vede*. *
Jen. E pigliate chist’ auto. gli butte u mazzo di scarola; >
Pas. chiamando di dentro. Guaghune, venite.
Fon. A me chesto? * * * Aiutarne Pulecenella. prende luttocciò che gli viene in mano, e lo scaglia contro gli avversarj, i quali spogliano il posto di Teresella per tirargli la verdume in faccia.. Pulcinella si mette in mezzo , e tira- scarole a tutti • In questo, mentre escono molti ragazzi chi cimati da Pascaricllo.
Pas. Menatelo, menatelo. / rttgazzi tra gridi y e fischiale raccolgono pietre, verdume, e tut -* tocciò che trovano in terra li tirano a Ponzo , gridando r eplìcatamente..
Tutti. Lo Barone de la carne colta! Lo Barono de la carne cotta.;
Fine dell’atto Primo.