Ele. No figlio; la vendetta non è degna di un, anima generosa qual io desidero che sia la vostra.
Pao. Ma quella ci ha fatto del male /
Ele. E noi dobbiamo renderle del bene.* altri— .mente dove sarebbe più la virtù? E noi col labro soltanto ripeteremmo all’ Ente Supremo ogui dì la promessa di rimettete Ifi. offese contenute nella più santa, ed augusta tra tutte le , preghiere... Manderete, si «ungerete; non tarderà molto a -venire i 1 amoroso mio gen. toro , ed egli vi porterà qualche cosa, si bussa. Bussano * Sarà egli stesso. Chi è?
SCENA II.
Simun c prima dentro poi fuori, ^ detti.
Sim. di dentro, i prite Sig. Eiena.
Pao. 1 jl È Scinone.
Ele. L’ unico amico che dopo del padre mi è rimasto iti questo /mondo, va ad aprire - Sim. entrato. Sia con voi la benedizione del Cielo. lEle, Esso vi faccia felice.
Giu. a Paolino. Ci avesse portalo qualclre cosa/
Sim. Prendete buoni ragazei, prendete. Cava dalla saccoccia del pane, dette fruita, e
qualche altra cosa, e ce li dà. Mangiate.Giu. | ) | Grazie. |
Pao. | ) |
Pao. principia a mangiare con appetito, Giulietta gli si fa avanti. Sorella andiamo a mangiar dentro. - viano. Si in. Si si, andate buoni ragazzi.
Ele. Oh sensibile creatura! E come compensare tanti benefizj? V* v. ’ Sim. Che dite mai o Signora? Io sono un mostro , e merito che 1’ inferno vivo mi accolga.
Ele. Ah! non dite così o Simone; alla vostra
bplP -; ma spetta un destino felice..