Paggena:La morte accanto al tesoro con Pulcinella garzone d'un carnacottare, e nascosto in una botte per salvarsi la vita (1830).djvu/28

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Ele. Mi farcite vói questa finezza ì

Sim. E perché ho! (E quando Io dicevi 2)• Quando si tratta di prestarmi al bene de’miei simili, c poi con voi... Son proto a tutto..

Ele. Dunque fatevi dare la chiave., e‘ vende a mezza Dotte j aprite la porta* che sporge alta strada t cd -aspettatemi colà, che io calciò subito.

Sim. Benissimo. Io intanto vado a prendere lar chiave... Vi ripeto, non dite niente ad alcuno.

Ele. Affatto, si bussa. Chi è?.

SCENA III.

'Ergatto prima dentro > e poi fuori, Ciulieila t e Paolino che sortano quando entra ^ Ergasto, e detti.

Erg. di dentro, k pri Elena. _.

Ele. allegra. A Mio padre Vfw ad aprire.

l$rn. (Ci voleva quest’ altra seccatura.)

Pao.) Uscendo dalla • loro stanza corrono a

Giu.) baciare la mano ad Ergasto di’ entra. Nonno? Nonno?

Erg. Cari fanciulli, figlia mia, vi bac o, e scingo al mio seno.

Pao. Nonno / Che ci avete portalo?* ■

Erg. Uua bella colazione... Olii Simone Addio. Sim. Signore, vi son servo.

Erg. Prendete buoni ragazzi, ti dà un f(ixzo~ letto con^tobba da mangiare - r——

Pao. Oii qu>nta robhjl’... Andiamo Sorella. piano. •.

Eie ‘ Padre mio non sapete? Simrme qnì è tarilo interessalo per ine, che un Iti promessa la ch’uve della cant i»»., e quest3 notte anele*#ino a piemie re il denaro.

Sim. (E viva la donna segreta.)

Erg. Bravo / Ne ho piacere... Ed.io seb