Paggena:La morte accanto al tesoro con Pulcinella garzone d'un carnacottare, e nascosto in una botte per salvarsi la vita (1830).djvu/59

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59.


Giu. Che entri, Erg. Si, che eutri , io lo voglio abbracciare ; c gli voglio dare tutto ciò che posseggo. Ser. entrando. No Siguora, i vostri beni tebee tēli con voi io non desidero che la vostra sola amicizia. Lui. ( Ob Dio! Federico !) si scosta un poa 10 per non farsi vedere. Erg. E oltre dell'amicizia la mano di mia figlia con tuttocciò che possiede, Ser. Ab Signore Llii. ( Ob Ciclo! Che mi tradisse ! ) Eig. Che volele dire ? Spiegatevi. La récusere- ste voi forse 1 Ele. Padre quest'angelo venuto in Suecorso del la mia vita uon merita la p:ù leggera ombra di offesa. Egli ha deitto su tutt' i miei beni , ed io da questo mom oto glie li offio , sulla mia vita perché è sua ma il cuore Erg. Che! E impegnato torse? Ele. Si, ma colla memoria dell’estiuito mio sporos Ser. Donna virtuosa ricusando la mia mano voi Hon fale che readermi più felice meatr' ella, è destinata : Irg: Aveste ancbe. yoi una moglie morta da serbarte fede, Ser. No, ina se non sarò suo marito , samt vom stro amico, vostro .. Lui. Vostro Cognato, vostro genero, e mio marito. Sor. Che! Luisa! Oh Diu ! Lui. Ah Federico ! Ser. Ob ajaja! Erg. Ed è pur vero ! Ele. Miv Cogna to ! Eig. Ora si che son contento. Ser. Signore mi accettate per vostro figlio? Ery. Con tutto il cuore. La mano di mia figlia è tua , e tuttoccio che posseggo Lle. A questo ci debbo pensar io. Son ricea ab- bastanza per poterli procurare un comodo stato. Digitized by Google