Paggena:Miseria e nobiltà.djvu/98

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eduardo scarpetta

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  • 7’ EDUAHDO SCARPETTA

sono vista sola, abbandonata da tutti, e ho detto: « Giacché debbo morire assolutamente, voglio morire in mezzo ai miei dilettissimi parenti, fra le braccia del mio amato consorte. Gaet. (É benuta a muri dint a la casa mia!) Luis. Lo so che voi poco mi curate, e che aspettate con ansia la mia morte... Ah, lo so, lo so!.... Ma sapete come si dice? Morte desiderata non viene mai! (tossisce) Gaet. Oh, questo è certo! Luis. Se aveste avuto un poco di affezione per me, dovevate dire: «Povera principessa, che farà lei sola in casa? Noi ci divertiamo, mangiamo e beviamo. e quella povera principessa sta digiuna! » Gaet. fa Eugenio) Sta digiuna? Eug. (Non ci badate. E a sempre questo!) Mia cara zia, se siete stata digiuna, è perchè il medico vi ha proibito di mangiare. Luis. Si, lo so, ma io adesso mi sento meglio... Mi ho mangiato due uova dure e un poco di pane. Gaet. (Ha fatta na culazione leggiera, ’a princepessa ! ) Luis. Tanto per aver la forza di venire qua, e vedere anch’ io la bella sposina, (tossisce,) Gaet. (Guè, ma sta proprio arruinata, sa!) Luis. E poi voglio parlare con mio marito, il principe, di un affare mollo serio... Ma dov’è?... Dov’è il principe? (si guarda intorno.) Gaet. (Eh!... staie fresca!) Non sappiamo, principessa... Forse sarà andato in giardino, perchè io ho fatto una grande illuminazione stasera. Luis. Bravissimo!.... E allora andiamo in giardino a