ATTO PRIMO
Camera decente con balcone nel mezzo dal quale scorgesi altra finestra appartenente ad un'abitazione dirimpetto.
SCENA I.
Ignazio seduto vicino ad Alfonsina che Itt/’jcLuigi dalla comune furtivamente le mostra una lettera e rientra, un cane sulla finestra dirimpetto di tanto in tanto latra, quindi Saveria.
Ign. A ite, seguia non mpontà.
Alfo. (tra sò) ( Vi che capriccio è zzumpato «capo a citi Ilo bestia; (guardando sott’ occhio Luigi) ino rame vo dà na lettera ’)
Ign. E accossi?
Alfo. Sta lettura d- lo Dante é difficilissima.
Ign. Fauce riflessione.-., tuo pazzia I’infermi di Dante!...... che borrisse leggere pure li itragedic p’ asci pazza comm’ a zzie a la maestra, la quale in vece di badare alla scuola che tiene. s applica a studiar la parte de Pia de Tolomei. e ddoppodimane a ssera I ha dda fa a no tiatrino ncasa.. vedile, vedile cornine cammina strambo 1’ andamento de sta famiglia mia!... liegge, liegge.
Alfo. ( legge ) Ed io; maestro ch’ e tanto greve
A lor che lamentar li fa si forte rispose..
Ign. Eh ’ eh! liegge a sseozo e cchiano chiano, sino che nne capisce? vide doppo a for-