Fui Sontuosissima festa, ( a Menica ) e per dartene certa pruova, prometto di condurmi ora in compagnia di D. Fabiano per l’acquisto d’ un ricco abito per tc, e pei necessari preparativi dovuti alP esecuzione d’ un punto clic dovrà stabilire la base d* ogni mio contento.
Fab. Si, si, virtuosissimo giovane: eccomi lutto vostro i’ andiamo.
Giù. ( ira &è)( Chisto che ddice!..)
Caro. ( Marame 1 che cconfasione 1 )
Fui. Per la prima volta bacio la tua destra, e sia ciò la promessa d’una interminabile fedeltà. Ci rivedremo tra breve. ( via )
Giti» ( sottovoce e con impeto) Nè, D. Fabià... (ti* randò lo per l% abito )
Caro. Vuje che bonora facite!... se prepara la festa pe...
Fab. Pel tuo matrimonio..‘.sì, sì..
Giù. Co cchillo signore?..
Fab. Con te, con te, come lo vuoi sentire.. Lasciatemi seguirlo, altrimenti..
Giù. Altrimenti che... io mo mme ne parto, e non me vedite chiù.
Fab. A ribaldo! e così rispondi a tanti miei benefìzi?..
Giù. Ma io...
Fab. Tu dovrai venire alla festa, tu dovrai assistere al matrimonio... tu dovrai star presente a tutto, perché 1u dovrai essere lo sposo di Menica... lo senti, bestia!
Giù. Giusto che pasticcio è...
Caro. Ma parlate...
Fab. Non posso, non posso, diavolo! dovete venir là, in mia casa, dovete macerarvi lo spi* rito...