Fab’ AI contrario, è ricco a più non posso, ed ha seco una gran somma di danaro.
Ste. ( tra sè ) (Somma di danaro 1) (guarda sot/’ occhio i due serti ) Quella lettera rinvenuta presso Raffaele...).
Fab. Or dunque, entriamo tatti nella sala illuminata.
Raf. A tale oggetto, voglio, col vostro permesso, chiudere ermeticamente quesl’uscio: (chiude la porta di strada a sinistra) e ciò per non disturbare il rostro amico dormiente. Le persone che dovranno venire entreranno pel giardino contiguo alla sala ove si celebra la lesta.
Fab. Ottima pensata.
Ste. ( tra sè) (Più cresce il mio sospetto!)
Fab. Andiamo, amabile Errichetta. D. Stefanino venite anche voi, voglio pregar 1’ amico Fulvio, per occuparvi al suo servizio. ( entra con Èrric. )
Ste. ( entrando dice tra sè ) ( Sarò visibile qui a momenti. Amici miei la vostra ciera è dubbia; mi vedrete quanto prima a guisa d’ un colpo apoplettico!) (entra nelle stanze interne)
Carl. ( si assicura dell1 andata via di tutti e poi dice) Eccoci al punto: or via, forza la toppa.
Raf ( esegue con precauzione ed entra nella stanza di Pietro. Stefanino ritorna carpo• ni e si cela sotto il tavolino )
Carl. E cosi? (a Raffaele che novellamente con*
• parisce ) ~
Raf. Dorme a sonno profondo; il danaro però lo ha posto sotto il guanciale.
Carl. Poco male: se grida, una stretta alla gola • sarà peggio per lui.